I colori delle varietà
Chi non ama le patate? Che siano fritte, saltate in padella, al forno e croccanti oppure sotto forma di purè, le patate sono un elemento assolutamente irrinunciabile della nostra alimentazione.
La patata appartiene alla famiglia delle solanacee ed è quindi strettamente imparentata con il tabacco, la melanzana, il pomodoro ed il peperone. Cresce praticamente ovunque, dai climi freddi a quelli mediterranei, ed è estremamente facile da coltivare.
La patata non è solo buona da mangiare: viene utilizzata anche come cosmetico, medicinale e smacchiatore. Per esempio, le patate vengono spesso impiegate per arrecare sollievo nei casi di bruciore, irritazione o puntura di insetto e sono un ottimo strumento per pulire i tessuti.
Ma cosa rende la patata così speciale? Innanzitutto, è estremamente nutriente, essendo l’ortaggio più calorico in assoluto. Ricca di carboidrati, la patata è ottima per arricchire una dieta ipocalorica. Molti tipi di patate, poi, sono ricchi di Vitamina C e Vitamina A. Sono consigliate per i diabetici e le donne in gravidanza, per chi soffre di anemia o ipertensione. Le patate depurano l’organismo dalle tossine.
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Originaria delle Ande, la patata fu portata in Europa per la prima volta dai conquistadores del Perù: all’inizio utilizzata unicamente come nutrimento per gli animali d’allevamento, si diffuse sulle tavole degli Italiani solo a metà del 1700. A determinare il successo della patata furono senza dubbio le sue qualità nutritive: in un periodo di guerre e carestie aveva un rendimento molto superiore a quello dei cereali e, crescendo sottoterra, era più resistente alle intemperie e al passaggio degli eserciti.
La patata è senza dubbio il tubero più coltivato e consumato al mondo. La selezione ha portato ad avere sul mercato patate di diversa forma e colore. Le patate vengono classificate principalmente in base al colore della polpa, che può essere bianca (consistenza farinosa, perfetta per gnocchi e puré), gialla (rimane più soda dopo la cottura, ottima per patate fritte e cottura al forno) e viola. Le patate si differenziano anche per il colore della loro buccia: bianca, rossa o viola. La Patata novella viene raccolta immatura, è disponibile per questo tutto l'anno ed è caratterizzata da polpa delicata: viene cucinata soprattutto arrosto o lessata. Una rarità italiana è la Patata turchesa, coltivata sul Gran Sasso, con buccia viola, forma irregolare e superficie bitorzoluta, pasta giallo/arancione.
• Riducono le infiammazioni. Le patate riducono l’acidità dello stomaco, contribuendo a lenire patologie come l’ulcera, e sono ottime contro l’artrite.
• Regolano la pressione sanguigna. Le patate possono contribuire ad abbassare la pressione sanguigna, ridurre la ritenzione dei liquidi e bilanciare i livelli di sodio.
• Aiutano a calmare i nervi. Le patate sono ricche di un amminoacido chiamato triptofano che ha naturali proprietà sedative. Il triptofano è un amminoacido essenziale che non può essere prodotto naturalmente dal corpo e che deve essere assunto tramite i cibi. Cibi come, appunto, le patate. Il triptofano aiuta a combattere l’insonnia e agisce come rilassante muscolare.
• Fanno bene al cuore. Le patate hanno zero colesterolo: sono dannose per il cuore solo se sono cucinate con molto olio. In realtà le patate contengono preziosi antiossidanti, gli antociani, vitamina C, vitamina B6, potassio e fibre: tutti fondamentali per la salute cardiaca.
• Migliorano le prestazioni cognitive. L’acido alfa lipoico, un coenzima presente nelle patate, è fondamentale per mantenere il cervello in salute e per alleviare i sintomi dell'Alzheimer. Anche la vitamina B6, di cui sono ricche le patate, migliora le capacità intellettuali.
• Curano la diarrea. L’alto contenuto di fibre presente nelle patate favorisce la digestione e contribuisce a prevenire i disturbi gastrointestinali. Il potassio è molto importante per recuperare energie dopo aver sofferto di diarrea.
• Rinforzano le ossa. Il calcio ed il fosforo di cui sono ricche le patate sono molto importanti per il rinforzo ed il mantenimento della struttura ossea.
• Hanno effetti positivi per la pelle. Le patate contengono nutrimenti essenziali per la produzione di collagene. Una semplice maschera di bellezza a base di patate può idratare la pelle, far sparire l’acne ed i punti neri e ridurre notevolmente le occhiaie.
Le patate sono molto semplici da coltivare: piantare patate biologiche nel proprio orto non è solo divertente, ma può essere fonte di grandi soddisfazioni. Il momento migliore per piantare le patate è dalla terza settimana di marzo in poi (la data tradizionale è il 19 marzo, il giorno di San Giuseppe). È preferibile che la luna sia calante è che la temperatura si mantenga tra i 10 ed i 25° C.
I germogli devono esse piantati ad almeno dieci centimetri di profondità, innaffiati con moderazione e coperti regolarmente di terra quando spuntano in superficie. Mantenendo una distanza minima di quaranta centimetri tra ogni germoglio, un campo tenuto a patate può produrre fino a 4 kg di tuberi a metro quadro. Dopo la semina dovrai aspettare circa otto settimane perché le tue patate siano pronte.
Le patate, come molti vegetali, possono cadere vittima di funghi o batteri. Essendo piante interrate sono anche sensibili ai ristagni d’acqua, che possono farle marcire dall’interno. Ma niente paura! Esistono tanti metodi per mantenere sani i tuoi tuberi: il primo è sicuramente la rotazione colturale, fondamentale anche per gli orti molto piccoli (evita di piantare le tue patate dove hai precedentemente coltivato altre solanacee, come i peperoni).
Inoltre, c’è chi cosparge di zolfo le patate prima di piantarle. Lo zolfo, infatti, allontana i parassiti delle piante. Dopo aver piantato le tue patate puoi anche spruzzarci occasionalmente sopra infusi di equiseto o propoli, che rinforzano i vegetali.
Le patate devono essere conservate in un ambiente freddo, buio e privo di umidità; tra i 7 ed i 10°C. La cosa migliore sarebbe tenere i tuberi in un sacco di juta, in modo che respirino. Meglio evitare il frigorifero: la temperatura sarebbe troppo bassa. È sconsigliato anche congelare le patate, a meno che non siano già cotte.
Se sono conservate in un luogo troppo caldo le patate rischiano di germogliare. I germogli di patata contengono solanina, una sostanza è tossica per l’uomo, quindi è necessario fare attenzione. Ma le patate germogliate si possono mangiare? Trova la risposta sul nostro blog.
Le patate precoci si raccolgono attorno a maggio-giugno, quelle semi-precoci tra luglio ed agosto e quelle tardive a settembre. Tuttavia, le patate si conservano molto bene una volta raccolte (anche fino ad otto mesi) e sono, quindi, disponibili nei punti vendita tutto l’anno.
La patata non può essere definita climaterica: ad essere consumato non è il frutto, ma il tubero. Il tubero continua a maturare una volta raccolto e, quindi, deve essere tenuto lontano da altri vegetali produttori di etilene che favorirebbero la nascita dei germogli.
Lo sapevi che appartengono alla stessa famiglia ed hanno caratteristiche simili anche peperone, melanzana e pomodoro?
Ingredienti per 4 persone:
Sbucciate le patate e tagliate a fettine sottili, potete usare la mandolina. Immergetele un minuto in acqua bollente salata e poi scolatele con cura, potete anche aiutarvi con la carta da cucina.
Preriscaldate il forno a 190°. In una profila oliata disponete uno strato di patate, il formaggio, il prosciutto e ricoprite con le patate.
A seconda ella dimensione della pirofila potrete fare più o meno strati. Concludete mettendo sulla superficie il formaggio grattugiato, il pangrattato, le foglioline di salvia e un filo di olio evo.
Infornate per 15-20 minuti finché le patate non risultano dorate e croccanti.