I colori delle varietà
Le Giuggiole o datteri cinesi. Consigli, curiosità e l'app per trovare produttori e venditori di giuggiole
Le giuggiole sono il frutto del giuggiolo, un albero della famiglia delle Ramnaceae, specie Zizifus jujuba, originario della Siria largamente usato e diffuso in Cina e nel bacino del Mediterraneo. Quando il frutto è acerbo, la Giuggiola, è di colore verde, la polpa ha una consistenza farinosa e il sapore è simile a quello della mela. Maturando le giuggiole diventano di colore rosso scuro e nella piena fase di maturazione raggrinzisce e la polpa diventa come quella del dattero, morbida e dolce.
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Il frutto fresco del Giuggiolo può essere facilmente tenuto in frigorifero, in un sacchetto di carta, così da non far perdere eccessiva umidità. Oppure se acquisti il frutto essiccato, conservalo in un ambiente asciutto.
Le giuggiole sono frutti ottimi per la salute. Mangiate fresche curano infatti digestione lenta, insonnia, radicali liberi, stitichezza, infiammazioni, tosse e raffreddore.
I frutti, tipici della stagione autunnale, hanno tante proprietà benefiche, sono ricchi di antiossidanti, hanno potenti poteri antinfiammatori e aiutano ad alleviare i sintomi di ansia e depressione.
La Giuggiola arriva a piena maturazione in autunno, in particolare tra settembre e ottobre. Il prodotto essiccato invece lo puoi trovare per tutto l'anno.
La Giuggiola non è un frutto climaterico quindi se viene raccolta acerba non matura. È però un frutto sensibile all'etilene e che quindi risente abbastanza della vicinanza di frutta o verdura che producono etilene.
Molti conoscono il modi di dire "andare in brodo di giuggiole", ma non tutti sanno che non è solo un'espressione metaforica e che il brodo di giuggiole è una vera e propria ricetta prelibata!
Ingredienti:
Lasciate appassire le giuggiole un paio di giorni. Lavatele quindi e privatele del nocciolo interno (e pesatele).
Lavate l’uva e procedete mettendo le giuggiole in una pentola con l’uva e lo zucchero, ricoprite il tutto con acqua e lasciate bollire per 90 minuti, a fuoco basso senza coperchio. Mescolate di tanto in tanto.
Aggiungete le mele cotogne tagliate a pezzetti e private del torsolo e mescolate.
Quando l’acqua si sarà asciugata potete procedere ad aggiungere il vino e ad alzare la fiamma per farlo evaporare.
Aggiungete la buccia del limone non trattato.
Quando il brodo risulta cremoso, spegnete la fiamma, lasciatelo raffreddare e pagatelo al setaccio.
Potete conservarlo in bottigliette sterili a l fresco e a l buio.