I colori delle varietà
L’Alloro è una pianta sempreverde proveniente dal Mediterraneo, coltivata sia per la sua bellezza ornamentale (in forma di siepi o in vaso), sia per essere utilizzata in cucina. Le sue foglie, fresche o essiccate, sono utilizzate per aromatizzare zuppe, stufati, brodi e salse. Le sue bacche invece, ricche di olii essenziali, hanno proprietà aperitive, digestive e carminative.
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Sono proprio le bacche d’Alloro ad avere le maggiori proprietà benefiche per il nostro organismo. Costituite circa dal 10% di olii essenziali (geraniolo, cineolo, eugenolo, terpineolo, fellandrene, eucaliptolo e pinene) possono avere effetti curativi sorprendenti. Più in generale il consumo di alloro può:
• aiutare il nostro apparato digerente in caso di coliche, digestione lenta, accumulo di gas intestinali e persino in caso di episodi di diarrea grazie al suo potere astringente
• contribuire a purificare i reni
• aiutare a tenere sotto controllo la pressione sanguigna
• fungere da analgesico contro i dolori provocati da reumatismi e artrite oppure per alleviare i dolori mestruali
• preso in quantità minori, fungere da rilassante per aiutare chi soffre di insonnia e per calmare il nervosismo e lo stress
• combattere, grazie alle sue proprietà antiossidanti, i radicali liberi e ridurre il rischio di cancro ai polmoni
• ricco di Vitamina A, favorisce la vista ed è un ottimo rimedio contro l’alitosi
Grazie alle sue proprietà antiossidanti il consumo di Alloro può influire direttamente sulla produzione di insulina, in modo da regolare il livello di glucosio nel sangue e fornire un aiuto concreto a tutti coloro che sono affetti da Diabete di Tipo 2. Ma l’Alloro non è solo un potente alleato contro il diabete: può anche agire come regolatore di colesterolo e i trigliceridi, aiutando il cuore e il sistema cardio-circolatorio a prevenire malattie mortali come infarto e ictus. Altro che una mela al giorno: pur senza alcuna pretesa di sostituire terapie mediche ad hoc, una tisana bollente di Alloro bevuta prima dei pasti sarebbe un vero e proprio toccasana per contrastare tanti disturbi, più o meno gravi, che spesso influiscono negativamente sulla qualità della nostra vita.
La pianta dell’Alloro Nobilis è una pianta sicura, consumata in tutto il mondo, indipendentemente dal fatto che le foglie siano fresche o secche, perciò non è né velenosa né tossica. I problemi, anche seri, sorgono quando prendiamo in considerazione altre specie di alloro. Per esempio, l’Alloro Lauroceraso (è quello con cui si fanno le siepi) contiene al suo interno acido cianidrico e non è quindi utilizzato in cucina. Si distingue dall’Alloro Nobilis poiché le foglie del Lauroceraso sono più carnose, grandi e arrotondate, spesso di colore verde brillante e inodore; il Nobilis invece ha foglie sottili e affusolate di colore verde scuro ed emanano un profumo molto intenso e ricco.
La coltivazione dell’Alloro richiede un po’ di attenzione, ma il nostro clima mediterraneo ci aiuta a favorirne la crescita. La pianta predilige terreni soleggiati o in leggera penombra, comunque sempre riparati dal vento e dal freddo. Le radici di Alloro sono particolarmente sensibili e, oltre al freddo, possono subire danni irreversibili causati dall'eccessiva irrigazione. Può essere d’aiuto incorporare un poco di sabbia nel terreno per aiutare il drenaggio, oppure, in alternativa alla sabbia, aggiungere un po’ di compost: questo aiuterà a fornirle sostanze nutritive, oltre a drenare il terreno e trattenere anche un po’ di umidità.
Per il consumo umano viene coltivata principalmente la varietà "angustifolia", che possiede foglie strette e allungate, di color verde scuro. Le altre cultivar sono impiegate per scopi ornamentali, ad esempio la varietà "aurea", si riconosce per le sue foglie gialle o screziate giallo e verde.
Dell'Alloro si consumano sia le foglie e che le bacche, che possono essere utilizzate fresche appena colte dalla pianta, oppure conservate: le foglie possono essere essiccate, mentre per le bacche sarà sufficiente riporle in un contenitore in freezer, dopo averle accuratamente lavate e ben asciugate.
Se volete raccogliere ed essiccare le foglie di Alloro ricordatevi che sarebbe meglio sceglierle da una pianta con almeno due anni di vita, prestando attenzione che siano ben curate e mantenute. Una volta tagliate le foglie, lavatele con cura e lasciatele asciugare su di un foglio di carta assorbente, adagiato all’interno di una teglia. Qui dovranno riposare per circa due o tre settimane, in un luogo asciutto e al riparo dall’umidità. Quando saranno completamente secche, allora si potranno riporre in un barattolo a chiusura ermetica, pronte da consumare!
Essendo una pianta sempreverde, le foglie dell'Alloro sono disponibili per tutto l'anno; però il momento migliore per raccogliere le foglie è a fine inverno, quando la concentrazione degli oli essenziali è ottimale per l'utilizzo.
Visto che dell'Alloro si consumano prevalentemente le foglie, non può essere definito climaterico. La produzione di etilene è quasi assente ed inoltre non subisce l'effetto dell'etilene prodotto da frutta o verdura.
Oltre che in moltissime ricette, è possibile utilizzare l'alloro per preparare una tisana digestiva molto buona.
Ingredienti:
In un pentolino fate bollire l’acqua con le foglie di alloro precedentemente lavate. Quando l’acqua bolle lasciate in infusione le foglie e aggiungete la stecca di cannella. Lasciate riposare 10 minuti.
Fantastica da bere dopo i pasti, ma anche al mattino a digiuno.